Manutenzione della pompa di Calore: Ecco come farla

Ariston Italia | Aggiornato il: 23 ottobre 2024

Come fare la manutenzione della pompa di calore

Le pompe di calore sono impianti a basso impatto ambientale, utilizzabili in base alla configurazione e alle tecnologie per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

Laddove è possibile installarli, questi sistemi garantiscono un’ottima efficienza energetica e un’alta sostenibilità. Tuttavia, per mantenere elevato il rendimento è indispensabile una corretta manutenzione della pompa di calore, rispettando i controlli obbligatori universali e quelli specifici indicati nel libretto dell’impianto. Ecco cosa devi sapere al riguardo.


Manutenzione della pompa di calore: ogni quanto va fatta?

La pompa di calore è un impianto elettrico, in quanto si tratta di un dispositivo alimentato a corrente e non a gas come avviene per le caldaie e gli scaldacqua convenzionali. Questa differenza è molto importante poiché, rispetto agli impianti a gas, la pompa di calore è soggetta a obblighi di legge diversi.

Secondo le norme del DPR 74/2013, i sistemi a pompa di calore con potenza superiore a 12 kW e inferiore a 100 kW devono essere sottoposti al controllo dell’efficienza energetica ogni 4 anni, per garantire che il rendimento non scenda al di sotto del 15% rispetto al livello iniziale. In caso contrario, il manutentore abilitato deve riportarlo su tale valore, con uno scarto del 5%.

Allo stesso tempo, dal 2014 tutti gli impianti di climatizzazione devono essere dotati di un libretto tecnico, un documento obbligatorio per i sistemi di climatizzazione invernale ed estiva installati negli edifici. In questo caso, dunque, negli immobili dotati di una pompa di calore bisogna rispettare sia i controlli indicati nel libretto dell’impianto (in genere si tratta di un intervento ordinario annuale), sia quelli obbligatori ogni 4 anni per l’efficienza energetica, rivolgendosi ad un tecnico qualificato per far ispezionare il sistema secondo quanto riportato nel documento tecnico.


Come funziona la manutenzione della pompa di calore?

L’intervento di controllo dell’impianto deve avvenire in base a quanto indicato nella scheda di manutenzione della pompa di calore, dove sono elencanti tutti gli interventi da effettuare e la frequenza con la quale realizzarli. La manutenzione può essere svolta solo da professionisti abilitati specializzati (articolo 7 DPR 74/2013), in possesso delle competenze e delle certificazioni necessarie per installare e ispezionare le pompe di calore, procedere con eventuali interventi e aggiornare il libretto dell’impianto.

Al termine del lavoro, infatti, il professionista deve rilasciare un rapporto tecnico che attesta la conformità della pompa di calore, fornendo una copia del documento al responsabile dell’impianto (articolo 6 DPR 74/2013). Nonostante, in genere, si tratti del proprietario dell’immobile, in caso di abitazioni in locazione è l’affittuario il responsabile dell’impianto della casa, mentre negli stabili condominiali è l’amministratore. Il primo controllo della pompa di calore va eseguito al momento dell’installazione con il collaudo da parte del tecnico e il rilascio del libretto manutentivo; inoltre, va realizzato dopo ogni lavoro di riparazione o sostituzione di alcune componenti che possono alterare l’efficienza energetica dell’impianto.

Per quanto riguarda gli interventi tecnici da effettuare, la manutenzione ordinaria della pompa di calore prevede, di norma, una serie di controlli annuali di routine per verificare la sicurezza, l’efficienza e il rendimento del sistema. Il manutentore procede, dunque, alla pulizia dei filtri e alla loro sanificazione, valutando la presenza di depositi, usura e incrostazioni nell’unità interna. Sugli elementi esterni, il tecnico controlla lo scambiatore, il circuito del fluido refrigerante e lo stato di mantenimento dell’apparecchio.


Qual è il costo della manutenzione della pompa di calore?

La spesa annuale da sostenere per la manutenzione della pompa di calore dipende da una serie di fattori, tra cui la localizzazione geografica, la ditta che si occupa del lavoro e gli interventi da effettuare. Un controllo semplice potrebbe richiedere un costo ridotto, mentre la pulizia completa dei filtri e la riparazione di una perdita al sistema del fluido refrigerante potrebbero comportare un importo più elevato. Ad ogni modo, si tratta di una spesa contenuta rispetto al risparmio sui consumi assicurato dalla pompa di calore, in quanto, sfruttando una fonte gratuita e rinnovabile, consente di ridurre i costi delle bollette.

Inoltre, bisogna considerare l’elevata efficienza energetica di questi impianti, la valorizzazione dell’immobile dotato di sistemi green per la climatizzazione invernale ed estiva e le agevolazioni fiscali per l’acquisto e la posa. Tra questi, con Ariston è possibile accedere con facilità all'incentivo Conto Termico grazie al servizio (S)Conto Termico che consente di ricevere fino al 65% di sconto immediato sulla sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con uno Ariston.

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