Le differenze tra cessione del credito e lo sconto in fattura

Ariston Italia | Aggiornato il: 30 agosto 2022

Con le nuove agevolazioni previste dal Decreto Rilancio è possibile usufruire di importanti incentivi, beneficiando di incentivi fino al 110%. Le detrazioni associate all’Ecobonus e al Superbonus consentono di investire nella riqualificazione energetica, per ridurre le emissioni inquinanti e diminuire i costi in bolletta attraverso interventi di isolamento termico, oppure per la sostituzione degli impianti per la climatizzazione invernale con l’installazione di sistemi più efficienti.

La novità più interessante, tuttavia, riguarda la possibilità di convertire lo sgravio fiscale in sconto in fattura , una modalità che non richiede di aspettare il recupero della spesa in più anni, al contrario, il risparmio risulta essere immediato e si può procedere subito alla realizzare dell’opera di riqualificazione energetica. Ad ogni modo, è fondamentale conoscere le peculiarità e le differenze tra cessione del credito e sconto in fattura al fine di prendere una decisione consapevole.



Cessione del credito con Ecobonus: come funziona?


Con il Superbonus 110% la cessione del credito è un’opzione piuttosto vantaggiosa; consente infatti a chi deve sostenere lavori di efficientamento energetico di ricevere un rimborso del totale speso a patto che vengano soddisfatti i requisiti imposti dalla normativa. Il lato, se vogliamo così definirlo, "meno positivo" è che non si tratta della soluzione più rapida. Gli interventi inclusi nel Superbonus 110%, infatti, possono usufruire di una detrazione del 110% sulle spese ammissibili, con la possibilità di accedere alle agevolazioni sia per i lavori principali, chiamati trainanti, sia per quelli trainati, realizzati ovvero in combinazione ad un intervento trainante. Per chi volesse invece un rimborso totale della spesa immediato, la scelta giusta da fare è la modalità "sconto in fattura".

Quando va deciso quale alternativa scegliere? una volta conclusi i lavori e compiuti tutti gli adempimenti di legge come l’asseverazione tecnica e il visto di conformità, è possibile scegliere se richiedere lo sgravio fiscale oppure cedere il credito maturato. La detrazione Irpef o Ires conseguita consente di ricevere un rimborso dalle imposte da versare al Fisco, tuttavia la somma viene ammortizzata in più quote annuali. In questo caso, dunque, bisogna anticipare la spesa e attendere per recuperare l’intero importo detraibile.

Con la modalità Sconto in fattura, invece, è possibile cedere il credito maturato immediatamente ad alcuni soggetti abilitati, tra cui banche, intermediari finanziari autorizzati, oppure le imprese che hanno eseguito i lavori o fornito i materiali. Questo meccanismo è applicabile sia all'Ecobonus 50% e 65% che al Superbonus 110%.




Sconto in fattura con Ecobonus: di cosa si tratta?


La forma più vantaggiosi in termini di risparmio e immediatezza è perciò lo sconto in fattura. Previsto anche per gli interventi coperti dall’Ecobonus 50% e 65%, lo sconto in fattura permette di cedere il credito maturato all’azienda che fornisce i materiali o alla ditta che effettua l’intervento o ad altri intermediari abilitati, con un vantaggio economico istantaneo. Lo sconto in fattura sarà così di pari importo al valore della detrazione.

Con lo sconto in fattura, dunque, non bisogna anticipare le spese dell’intervento detraibile e si potrà procedere con la realizzazione dell’opera di efficientamento energetico usufruendo di uno sconto del 65% o del 50%. 




Cessione del credito o sconto in fattura: quale soluzione conviene?



Lo sconto in fattura e la cessione del credito si basano sullo stesso principio, ovvero il valore della detrazione fiscale dell’Ecobonus o del Superbonus può essere ceduto a terzi. La differenza principale è legata all’anticipo o meno della spesa per l’intervento, infatti con la cessione del credito si devono pagare i lavori per poi scegliere a chi rivolgersi per cedere il credito e recuperare la somma, mentre con lo sconto in fattura non si anticipa nulla, poiché è il fornitore a farsi carico della spesa detraibile.

Ovviamente la scelta dipende dalle proprie esigenze e dalla disponibilità del fornitore, infatti non tutte le imprese offrono questa opzione ai propri clienti, quindi in tal caso è necessario rivolgersi a intermediari finanziari o a una banca. Per chi può attendere di ricevere il rimborso la detrazione può rappresentare una soluzione conveniente, altrimenti con lo sconto in fattura è possibile migliorare l’efficienza energetica dell’edificio anche senza avere tutti i fondi necessari.