Come e quando fare il controllo periodico della caldaia

Ariston Italia | Aggiornato il: 10 maggio 2022

Un sistema di riscaldamento che non funziona perfettamente aumenta i consumi energetici e riduce il comfort termico. Per questo, le caldaie a gas devono essere sottoposte a controlli periodici obbligatori, ispezioni indispensabili per verificarne sicurezza ed efficienza.




Come funziona il controllo della caldaia obbligatorio?



Esistono degli interventi periodici di efficienza energetica sugli impianti di climatizzazione invernale, tra cui quelli in cui sono installate le caldaie, definiti dalle normative nazionali. Dopodiché, è importante rispettare i controlli di manutenzione periodici della caldaia indicati dall’impresa installatrice nel libretto d’impianto, in cui sono elencati tutti gli interventi che il tecnico abilitato deve realizzare per garantire il perfetto funzionamento in sicurezza dell’impianto.

Questi controlli, dunque, vengono eseguiti anche se non esiste un problema tecnico come un guasto o un malfunzionamento, in quanto servono a scopo preventivo per assicurare che la caldaia offra il massimo rendimento termico possibile, sia sicura e non inquini più del dovuto.

Durante i controlli periodici ed eventuali manutenzioni, come indicato dalla legislazione nazionale DPR 74/2013, il professionista realizza una serie di interventi seguendo le indicazioni legislative e quelle presenti nel libretto d’impianto: ad esempio verifica il buon funzionamento e l’efficienza della caldaia, la presenza e la funzionalità dei sistemi di regolazione della temperatura  centrale e locale nei locali climatizzati, la verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di trattamento dell'acqua, dove previsti.

 




Controllo caldaia: ogni quanto va fatto per legge?



Il DPR 74/2013 prevede il controllo di efficienza energetica della caldaia ogni 4 anni, una frequenza da rispettare per gli impianti di riscaldamento a gas metano o GPL con una potenza tra 10 e 100 kW. Per i sistemi oltre i 100 kW oppure alimentati a combustibile solido o liquido fino a 100 kW, la cadenza è biennale. Se, invece, l’impianto presenta una potenza di oltre 100 kW ed è alimentato a combustile liquido o solido, l’ispezione è da farsi ogni anno. La periodicità dei controlli di manutenzione invece viene decisa dall’impresa installatrice in funzione delle caratteristiche della diversa componentistica d’impianto (solitamente, minimo 1 volta l’anno).