I purificatori d’aria eliminano virus e batteri?

ariston | Aggiornato il: 8 giugno 2020

“L’essenziale è invisibile agli occhi”: si potrebbe prendere in prestito questa celebre frase, per descrivere l’importanza che riveste la qualità dell’aria che respiriamo. L’inquinamento indoor può infatti causare diversi fastidi alla nostra salute, per questo l’acquisto di un purificatore per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo quotidianamente può essere un ottimo investimento. Ma come regolarsi al meglio sull’uso di questi apparecchi al tempo del Covid-19? I purificatori d’aria possono eliminare virus e batteri dall’aria che respiriamo?

I rischi dell’inquinamento indoor


Già prima del Lockdown del 2020 buona parte della popolazione dei paesi industrializzati trascorreva la maggior parte del tempo in ambienti confinati, tra casa, luogo di lavoro o di studio e ambienti di svago chiusi come palestre, ristoranti e locali.

Di pari passo, negli ultimi anni è aumentata la percentuale di popolazione che soffre di malattie di origine allergica, come asma, congiuntivite allergica, rinite, eczema o dermatite allergica. Il graduale aumento delle allergie, deriva, per la maggior parte, dagli allergeni che risiedono negli ambienti domestici, nelle scuole e negli uffici. Parliamo di polveri (acari), pollini, oltre alle varie sostanze chimiche emesse dagli arredi e dai detergenti.

Spossatezza, mal di testa frequenti, sono tra le conseguenze dell'aria viziata che ristagna negli ambienti chiusi e umidi. Per cercare di porre rimedio a questa situazione è bene garantire un continuo ricambio d’aria negli ambienti e aprire regolarmente le finestre preferendo quelle meno esposte alle strade trafficate e all’inquinamento esterno.

Per migliorare ulteriormente la qualità dell’aria che respiriamo in casa, specie per chi presenta già disturbi di natura allergica, una buona soluzione potrebbe essere utilizzare filtri e purificatori per depurare l’aria.

Come funzionano i purificatori d’aria?


I purificatori d’aria sono dispositivi in grado di filtrare, con vari meccanismi, l’aria indoor. I purificatori più comuni sono muniti di filtri che bloccano le particelle inquinanti come le polveri sottili, batteri, pollini e altre sostanze nocive depositate nell’aria. Tra quelli più utili troviamo i dispostivi dotati di filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air Filter), pensati per trattenere particelle sospese nell’aria di dimensioni microscopiche (alcuni produttori dichiarano fino a 0,01 micrometri, la dimensione dei virus).

I purificatori d'aria filtrano virus come il Covid-19?

I virus sono le principali cause delle malattie respiratorie e, con la diffusione a livello globale del Covid-19, in molti si chiedono se i purificatori d'aria possano eliminare i virus (così come se l’aria condizionata possa favorire il contagio da Coronavirus). Da quanto emerso finora, il Coronavirus si trasmette tramite goccioline respiratorie emesse da persone infette (es. starnuti e colpi di tosse). Le goccioline più spesse si depositano a terra in breve tempo ma quelle meno consistenti, chiamate aerosol, possono raggiungere una maggior distanza. Attualmente, non è ancora chiaro per quanto tempo queste particelle sospese nell’aria mantengano attiva la propria carica infettiva.

Per quanto riguarda l’efficacia dei purificatori nella prevenzione del Coronavirus non ci sono dati certi, ma potenzialmente un purificatore d'aria provvisto di un filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air Filter) potrebbe bloccare alcune particelle aerodisperse di estensione pari a quelle dei virus. In caso venissero “imprigionati”, i virus non potrebbero moltiplicarsi da soli o rimanere contagiosi per molto tempo.

Importante, però, ricordare che nessun purificatore d'aria è in grado di fornire una completa e sicura protezione dal virus, considerando che è il contatto ravvicinato il mezzo primario di trasmissione del Covid-19.