Superbonus: e se un condomino non vuole partecipare?

Ariston Italia | Aggiornato il: 30 giugno 2022

Molti condomini hanno deciso di approfittare degli incentivi offerti dal Governo, ma cosa succede se un condomino non vuole partecipare al Superbonus? Quando si vive in condominio non è mai facile approvare degli interventi, soprattutto quando prevedono delle spese. Per l’adesione al Superbonus 110% non è necessario che sia raggiunta l’unanimità, ma se uno dei condomini è contrario, ci possono essere dei problemi.



Superbonus 110%: cos’è?


Vediamo prima di tutto che cos’è il Superbonus 110%. Si tratta di un incentivo per la riqualificazione energetica degli immobili e adeguamento antisismico. Questa agevolazione prevedere una detrazione del 110% che si applica sulle spese sostenute per i seguenti


  • interventi di isolamento termico sugli involucri
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
  • interventi antisismici

Inoltre, il Superbonus spetta anche per le spese sostenute per interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi trainanti sopra descritti, come ad esempio:


  • interventi di efficientamento energetico
  • installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (16-bis, lettera e del Tuir).

Chi possiede un altro immobile, oltre a quello principale, può usufruire anche del Superbonus 110% sulle seconde case.



Superbonus 110%: tutte le modalità di pagamento


Il Superbonus 110%, oltre alla possibilità di beneficiare di una detrazione delle spese sostenute, offre anche altre modalità di pagamento. In particolare, i beneficiari possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione, per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest'ultimo recuperato sotto forma di credito d'imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari (cd. sconto in fattura). In alternativa, i contribuenti possono, altresì, optare per la cessione di un credito d'imposta di importo corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.



Cosa succede se un condomino non vuole partecipare al Superbonus?


Vediamo ora cosa succede se un condominio non vuole partecipare al Superbonus. Come abbiamo già accennato in precedenza, per l’approvazione degli interventi che rientrano nel Superbonus 110% non occorre l’unanimità. In particolare, le deliberazioni dell’assemblea del condominio aventi per oggetto l’approvazione degli interventi Superbonus 110% sono valide se approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell'edificio.


Pertanto, anche se uno o più condòmini sono contrari, si può procedere con i lavori. I condomini contrari possono decidere di non partecipare alla spesa, solo se i condòmini favorevoli decidono di sostenere la spesa al loro posto.
Le deliberazioni dell'assemblea del condominio, aventi per oggetto l'imputazione a uno o più condomini dell’intera spesa riferita all'intervento deliberato, sono valide se approvate con le stesse modalità di cui sopra, e a condizione che i condomini ai quali sono imputate le spese esprimano parere favorevole.

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