Rottamazione caldaia: come funziona

ariston | Aggiornato il: 11 settembre 2019

Quando i consumi e i costi di manutenzione cominciano a diventare eccessivi, si pensa che sia arrivato il momento di sostituire la caldaia. Un'ipotesi giusta se si considera che già da qualche anno la sostituzione delle vecchie caldaie con quelle di nuova generazione, più rispettose dell'ambiente ed efficaci sotto il profilo del risparmio economico, è stata incentivata da agevolazioni fiscali non di poco conto.

La rottamazione della caldaia viene prevista da una legge che prevede notevoli incentivi per l'installazione di nuovi generatori come la caldaia a condensazione Quando si parla di incentivi alla rottamazione delle caldaie, si prevedono detrazioni fiscali fino al 65% di risparmio complessivo. Accenniamo inoltre che, insieme alla sostituzione della caldaia, fanno parte del programma anche le installazioni di pannelli solari termici e la sostituzione degli infissi.

Il rimborso che segue la sostituzione della vecchia caldaia con sistemi di riscaldamento diversi, nuovi e più preformanti in termini di consumi e di resa, è suddiviso in 10 rate annuali attraverso la detrazione dell'imponibile Irpef che ammonta fino al 65% delle spese sostenute per l'intervento. La detrazione fiscale viene riconosciuta l'anno successivo alla presentazione del modello Unico o del modello 730 che dichiari le spese per la sostituzione della caldaia.

La sostituzione della caldaia comporta vantaggi in termini di spesa anche nel lungo termine: installare una pompa di calore o una caldaia a condensazione, infatti, vi permetterà di ottenere un notevole risparmio dei consumi, facendo abbassare fino al 40% il totale delle spese in bolletta.

Il riconoscimento degli sgravi fiscali da parte dello Stato è previsto per rispettare le normative europee ed internazionali in termini di inquinamento.

Sostituire le vecchie caldaie con nuovi impianti non significa, soltanto, recuperare un comfort in casa e alleggerire le spese del ménage domestico, ma anche partecipare attivamente alla salvaguardia dell'ambiente attraverso sistemi che adottano tecnologie sempre più efficienti.

L'efficientamento energetico della casa soggetto a detrazioni fiscali deve riguardare un immobile già esistente e non un immobile di nuova costruzione. Per usufruire della detrazione infatti, sul modello presentato per la dichiarazione dei redditi, i lavori devono essere riportati come sostituzione parziale o totale del vecchio impianto e non come nuova installazione.

Inoltre, a seguito della Direttiva Europea Eco Design, le caldaie che saranno oggetto di detrazione dovranno riportare la classificazione energetica che va da A+ a G. La classe di appartenenza è importante perché descrive gli standard di efficienza energetica della caldaia. Una caldaia con efficienza energetica inferiore alla classe A potrebbe essere ancora disponibile sul mercato visto che la data del 26 settembre 2015, a partire dalla quale è entrato in vigore l'Ecodesign, non ha sancito il ritiro dal mercato delle vecchie caldaie ma ha solo impedito la costruzione di impianti con il vecchio sistema.