Come funziona il deumidificatore

ariston | Aggiornato il: 11 settembre 2019

Una soluzione molto utile per ridurre il grado di umidità presente nelle stanze della nostra casa è rappresentata dal deumidificatore. A volte sottovalutiamo il problema, eppure la presenza eccessiva di umidità in casa comporta alcuni inconvenienti. Prima di tutto, aumentano le possibilità che si formi della muffa, dannosa per la nostra salute. In secondo luogo, un alto livello di umidità ha effetti sulla temperatura percepita, incrementando la sensazione di afa. Inoltre, troppa umidità può provocare dolori reumatici e allergie di vario tipo, nonché danni più o meno visibili all'arredo di casa. Ariston presenta una linea di deumidificatori molto efficienti. Ma come avviene esattamente il loro funzionamento?

Questi apparecchi hanno la capacità di “catturare” l'umidità in eccesso nelle stanze dove vengono collocati, aspirando l'aria e portandola al loro interno, dov'è situata una serpentina di raffreddamento, che funziona per mezzo di un gas refrigerante. Il vapore acqueo assorbito si condensa a causa della differenza di temperatura presente. L'acqua prodotta finisce in una vaschetta che va svuotata non appena si riempie. L'aria privata dell'umidità che presentava inizialmente viene re-immessa nell'ambiente attraverso una ventola. Essendo un elettrodomestico di piccole dimensioni, può essere trasportato facilmente da una stanza all'altra, a seconda delle esigenze. Ne esistono varie forme e modelli, e alcuni presentano una funzione di riscaldamento. Va precisato che eliminare completamente l'umidità presente in una stanza non è la soluzione migliore per il nostro benessere: l'ideale sarebbe utilizzare il deumidificatore per ridurla, fino a raggiungere una percentuale compresa tra il 40% e il 50%, per evitare eventuali problemi respiratori e di disidratazione.

Non tutte le stanze presentano lo stesso livello di umidità. I bagni e la cucina, ad esempio, sono generalmente più umide, in quanto vi è una maggiore produzione di acqua. Di conseguenza sono gli ambienti domestici in cui potrebbe risultare più utile deumidificare, così come quelli in cui bisogna regolare il grado di umidità, ad esempio le cantine. L'acqua distillata raccolta nella vaschetta può essere adoperata per altre finalità, ad esempio per stirare.

Benché non sia uno strumento che raffredda un ambiente, il deumidificatore può essere visto come un potenziale sostituto di un condizionatore, specialmente per quelle persone che, pur soffrendo il calore estivo, presentano una soglia di tolleranza più alta della media e non gradiscono le forti escursioni termiche che un uso distratto del condizionatore può provocare. Eliminando il tasso di umidità presente nelle stanze in cui si trova, il deumidificatore contribuisce a rendere più secca l'aria nell'ambiente: ciò abbassa la temperatura percepita, donando una sensazione di fresco. Rispetto a un climatizzatore consuma decisamente meno e, pertanto, rappresenta una soluzione migliore per controllare le spese.

In realtà un deumidificatore può risultare utile anche durante i mesi invernali. Infatti le case eccessivamente umide possono essere terreno fertile per lo sviluppo di muffe, che sono dannose per la salute delle persone, in particolare per i bambini, e inoltre troppa umidità può causare dolori muscolari e allergie. Inoltre, in inverno è nota la difficoltà di asciugare i panni stesi: l'impiego del deumidificatore rende notevolmente più rapida questa operazione.