Come controllare il funzionamento delle caldaie

ariston | Aggiornato il: 11 settembre 2019

Il corretto funzionamento delle caldaie a gas é indispensabile sia per il comfort della casa, sia per la sicurezza dell'abitazione e dei suoi occupanti. La cronaca purtroppo ci racconta talvolta di incidenti, anche mortali, dovuti al mal funzionamento della caldaia, che comporta la fuoriuscita di gas, con eventuale scoppio, con gravi danni alle persone e alle strutture, anche quelle confinanti.

Il buonsenso, prima ancora della normativa cui faremo cenno, ci sta a consigliare un controllo periodico della sicurezza della caldaia e dei relativi impianti. Poiché, spesso, il buonsenso da solo non é sufficiente a garantire sicurezza e tutela, é intervenuta ancora una volta la legge a mettere a posto un po' di improvvisazione. Sin dalla prima Legge 1083/71 veniva previsto che tutti i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico dovessero essere realizzati secondo le regole specifiche della buona tecnica e della sicurezza. Di qui seguirono altre legiferazioni in modo da ampliare e completare le regole a supporto della corretta esecuzione dei lavori, non ultimo il DPR 74/2013 che regolamenta i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici.

Normalmente il combustibile usato é il gas, che oltre ad essere più economico, con un migliore rendimento, e a rappresentare una via intermedia tra le fonti di energia rinnovabili (gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas sono le categorie gas considerate rinnovabili), rispettose dell'ambiente, e quelle tradizionali, più inquinanti, presenta i rischi degli incidenti da scoppio e da ossido di carbonio.
Anche se oggi la tecnologia per la produzione di acqua calda e di calore ha fatto passi da gigante, non si può mai trascurare il controllo del funzionamento delle
caldaie e la relativa manutenzione.

È vero che l'utilizzatore (proprietario o inquilino) é il responsabile dell'impianto di riscaldamento, avendo l'obbligo di del controllo e della manutenzione dell'impianto termico e del rispetto delle disposizioni di legge in materia di efficienza energetica, ma la legge impone di servirsi di tecnici abilitati secondo DM 37/08 nel settore. È responsabilità dell'utilizzatore anche verificare la temperatura del riscaldamento, che non deve superare i limiti imposti dalla legge, per zone geografiche, insieme alle ore di accensione dell'impianto di riscaldamento.

 La manutenzione della caldaia nelle operazioni indicate dall'impresa installatrice o, qualora non le avesse espresse, nelle istruzioni tecniche contenute nel libretto dell'apparecchio ed elaborate dal fabbricante, nel rispetto delle norme UNI e CEI della caldaia. Tra le principali operazioni, solitamente, rientrano:

  • la pulizia del bruciatore
  • la pulizia dello scambiatore di regolazione, sicurezza e controllo
  • verificare lo scarico dei fumi
  • controllare la ventilazione dell'ambiente interessato
  • il controllo dell'efficienza dell'apparecchio per confermare il corretto funzionamento in sicurezza a seguito delle operazioni di manutenzione.

I controlli relativi alla caldaia sono:

  1. Controllo delle tenute della parte acqua con eventuale sostituzione delle guarnizioni e ripristino della tenuta.
  2. Controllo delle tenute della parte gas con eventuale sostituzione delle guarnizioni e ripristino della tenuta.
  3. Controllo visivo dello stato complessivo dell'apparecchio.
  4. Controllo visivo della combustione ed eventuale smontaggio e pulizia del bruciatore.
  5. A seguito del controllo al punto “3”, eventuale smontaggio e pulizia della camera di combustione.
  6. A seguito del controllo al punto “4”, eventuale smontaggio e pulizia del bruciatore e dell'iniettore.
  7. Pulizia dello scambiatore di calore primario.
  8. Verifica del funzionamento dei sistemi di sicurezza riscaldamento:
    sicurezza temperatura limite.
  9. Verifica del funzionamento dei sistemi di sicurezza parte gas:
    sicurezza mancanza gas o fiamma (ionizzazione).
  10. Controllo dell'efficienza della produzione di acqua sanitaria (verifica della portata e della temperatura).
  11. Controllo generale del funzionamento dell'apparecchio.
  12. Rimozione dell'ossido dall'elettrodo di rilevazione tramite tela smeriglio.
  13. Pulizia sifone.
  14. Prova di funzionamento.
  15. Eseguire l'analisi di combustione per controllare il rendimento e le emissioni inquinanti della caldaia, secondo le norme vigenti.

Chi effettua la manutenzione deve sempre compilare e/o aggiornare il libretto d'impianto, rilasciando il rapporto di controllo di efficienza energetica e annotando la matricola dell'apparecchio termico (tutto il materiale é indicato nel DM 10/02/2014).