Come risparmiare sull’acqua calda?
Nella gestione dell'economia di una famiglia, anche i piccoli risparmi sui costi dell'energia possono favorire il bilancio familiare, cercando di conservare le comodità. Tra queste vi sono il riscaldamento e l'utilizzo dell'acqua calda, di cui sicuramente non si può fare a meno, facendo parte delle necessità quotidiane. Se per alcune attività giornaliere, come lavarsi i denti o radersi, si può fare a meno dell'acqua calda, per altre, come la doccia, il bagno o simili, l'uso dell'acqua calda è necessario. Quali consigli seguire?
Ci sono degli accorgimenti, spesso semplici, che ci aiutano nel risparmio dell'acqua calda e, di conseguenza, della bolletta elettrica o del gas. Fare la doccia anziché il bagno, che richiede un consumo di una quantità maggiore di acqua calda, dovendo riempire con più litri la vasca, con uno spreco doppio di acqua, è già un passo avanti. La doccia giornaliera è la soluzione migliore.
Oggi, in moltissimi comuni italiani, il riscaldamento della casa e dell'acqua è ottenuto con caldaie a gas, con impianto centralizzato o individuale, ma non manca chi utilizza ancora lo scaldabagno elettrico. Per chi lo utilizza e vuole ridurre il consumo di acqua calda, è importante accenderlo con due ore d'anticipo e non di più, programmando la temperatura sino a 40° in estate e 60° in inverno, usufruendo di un timer per programmare l'orario di accensione. La caldaia a gas è sempre più conveniente rispetto allo scaldabagno elettrico: per questo, dove possibile, se ne dovrebbe fare a meno.
La differenza vera è data dalla scelta dell'impianto, che vi permetterà di risparmiare in termini di energia, elettrica o a gas. Un primo passo è scegliere una caldaia con dimensioni adeguate alle esigenze personali e al proprio fabbisogno, per evitare inutili dispersioni di energia.
Lo stesso posizionamento dello scaldabagno assume la sua importanza: installarlo lontano dall'ambiente esterno e in un luogo vicino al locale dove si utilizza l'acqua calda permetterebbe un consumo più adeguato alle proprie necessità. Infatti, far scorrere l'acqua dai rubinetti sino al raggiungimento dell'acqua calda ha il suo consumo e i suoi costi.
Anche la scelta di una caldaia ad alta efficienza che vada a sostituire un impianto già esistente (e magari obsoleto) porta a una riduzione dei consumi, rispettando l'ambiente e riducendo la bolletta, magari usufruendo delle agevolazioni fiscali previste dalla relativa normativa, con detrazioni fino al 65% del costo globale. Senza dimenticare che le caldaie a condensazione sfruttano anche il calore dei fumi, con un risparmio energetico fino al 30% rispetto alle caldaie normali.
Per ultimo, l'uso della lavatrice: non utilizzare sempre il programma di lavaggio con la temperatura più alta, ma adeguarsi al tipo di biancheria.
L'ENEA ha brevettato un dispositivo per far risparmiare l'acqua calda, composto di una pompa di riciclo, un termostato, che comanda un sistema di valvole e un raccordo. Consiste in un'apparecchiatura, di piccole dimensioni, che viene installata vicino all'uscita dell'acqua, calda e fredda, e fa in modo che esca solo acqua alla temperatura desiderata. Questo sistema permette una consistente riduzione di consumo d'acqua calda.