Lancetta della caldaia: come si legge e cosa indica

Ariston Italia | Aggiornato il: 7 giugno 2024

La caldaia è un sistema essenziale in casa, in quanto garantisce la fornitura di acqua calda sanitaria per soddisfare il fabbisogno domestico. Questi impianti dispongono sempre di un indicatore che permette di visualizzare in ogni momento la pressione dell’acqua.

Per controllare il corretto funzionamento di questo dispositivo è importante sapere come leggere la lancetta della caldaia, in questo modo è possibile capire cosa fare in caso di problemi quando lo strumento rileva un livello di pressione anomalo. Alcune problematiche possono essere risolte per conto proprio, altrimenti è necessario affidarsi a un professionista specializzato per far ispezionare la caldaia e scoprire qual è il motivo del malfunzionamento.



Cosa indica la lancetta della caldaia

La lancetta della caldaia mostra la pressione all’interno dell’impianto, indicando il valore rilevato attraverso un apposito sensore. La pressione viene espressa in bar, l’unità di misura internazionale nel sistema CGS (Centimetro, Grammo, Secondo). Questo strumento si chiama manometro, ed è presente in tutti i modelli di caldaia.

La lancetta dovrebbe posizionarsi su un valore compreso tra 1 e 1,5 bar, il livello di pressione corretto per un funzionamento ottimale dell’impianto. Leggere la lancetta della caldaia è molto semplice, infatti basta verificare il manometro posizionato in genere nella parte bassa del sistema, controllando che indichi un parametro giusto di pressione compreso nel range 1/1,5 bar.



Cosa fare se la lancetta della caldaia non sale?

In alcune circostanze può succedere che la caldaia non funzioni come dovrebbe, non aumentando a dovere la temperatura dell’acqua oppure non scaldandola affatto. In questi casi bisogna verificare se la lancetta della caldaia si trova su un valore tra 1 e 1,5 bar, altrimenti se la pressione è più bassa significa che è presente un’anomalia nell’impianto.

Un valore basso di pressione della caldaia può essere causato da vari fattori, tra cui:


  • perdite dell’impianto;
  • evaporazione dell’acqua;
  • aria all’interno dell’impianto;
  • usura e rottura di un componente.

L’unica operazione che è possibile tentare da soli è il reset dell’impianto, disattivando la caldaia e riaccendendola per vedere se il problema si risolve. Altrimenti è possibile spegnerla del tutto, aprire il rubinetto dell’acqua per lo spurgo e far uscire l’aria in eccesso, controllando se riattivando l’impianto dopo tale procedimento la pressione torna su un valore di 1,5 bar.

Se anche in questo caso la lancetta continua a indicare un livello di pressione basso, non resta che chiamare un tecnico e far controllare la caldaia. Ovviamente potrebbe succedere anche il problema inverso, ovvero la caldaia potrebbe mostrare una pressione alta dell’impianto, un malfunzionamento dovuto di solito ad aria o acqua in accesso all’interno del sistema.

Nel primo caso va aperta la valvola di sfogo per lo sfiato della caldaia, nel secondo invece la causa potrebbe essere il rubinetto di carico non chiuso in modo corretto. Naturalmente la pressione non deve essere né troppo alta né eccessivamente bassa, perciò qualora non fosse possibile risolvere da soli il problema non bisogna mettere mano all’impianto, ma è necessario contattare un professionista e ripristinare il corretto funzionamento della caldaia.