Ecodesign caldaie, cosa dice la direttiva
Con il protocollo di Kyoto, tutti i paesi membri dell'Unione Europea si sono impegnati a ridurre le emissioni di CO2 entro il 2020.
Nel 2009 la direttiva EuP (Energy using Products Directive) è stata rinominata ERP (Energy related Products Directive) ed è a quest'ultima che si fa riferimento quando si parla di ecodesign.
La normativa europea regolamenta i requisiti di eco-design per tutti i prodotti che utilizzano energia e riguarda l'intero ciclo di vita del prodotto.
La direttiva Ecodesign attualmente riguarda produttori di impianti e utenti che operano e vivono nel territorio europeo, ma è probabile che verrà estesa anche alle nazioni non membri UE. La norma ha avuto, e continua ad avere, evidenti conseguenze dirette sulla produzione di apparecchi che consumano energia.
Il protocollo mira a disciplinare la produzione di apparecchi e componenti, indicando specifici criteri di progettazione e costruzione, allo scopo di ridurre l'impatto ambientale entro la fine di questo decennio.
La normativa riguarda anche i moduli per il trattamento dell'aria, la ventilazione ed il riscaldamento: caldaie a gas, scaldacqua, bollitori, pompe di calore, sistemi ibridi con caldaia e pompa di calore, sistemi integrati con caldaia, pompa di calore e serbatoi solari. La direttiva ha innescato una rivoluzione, non solo sul mercato dei prodotti per la climatizzazione e riscaldamento, ma anche sulle abitudini quotidiane dei cittadini europei che sono chiamati a cambiare il proprio stile di vita, adeguando gli impianti alle nuove norme.
Proprio per questo sono state introdotte nuove tipologie di etichettature per individuare più facilmente l'efficienza energetica degli apparecchi: la classificazione va da A+ e oltre.
In commercio, tuttavia, finora è stato possibile trovare prodotti non rispondenti ai requisiti ErP, poiché la direttiva ha concesso in deroga ai rivenditori di esaurire gli stock in magazzino di apparecchi non conformi, immessi nel mercato prima del 2015.
Riguardo il settore del riscaldamento, le nuove caldaie a gas a condensazione, pompe di calore e scaldacqua devono obbligatoriamente portare l'etichetta energetica con relativo libretto che ne attesta la conformità. Scopo della direttiva europea è quello di ridurre al massimo, fino all'estinzione, i prodotti delle classi energetiche più basse come F e G. Adeguare il proprio impianto conviene poiché riduce notevolmente i consumi ed i relativi costi in bolletta, sia nel breve che nel lungo periodo.
Oggi, poi, in Italia è possibile approfittare delle detrazioni fiscali fino al 65% per le spese di acquisto e installazione di una nuova caldaia a condensazione. Dell'Ecobonus e dei suoi vantaggi parliamo diffusamente in questo articolo.
Grazie anche alla spinta data dal protocollo ERP, le maggiori aziende europee, e non solo, si sono impegnate per trovare soluzioni di alta tecnologia che rispondano ai requisiti richiesti, coniugando funzionalità e design.
La rinnovata sensibilità alle tematiche ambientali ha contribuito a sviluppare sistemi efficienti che contribuiscono a migliorare lo stile di vita delle persone e la loro salute.
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