SuperBonus 110%: cosa e quali sono gli interventi trainanti

Ariston Italia | Aggiornato il: 2 marzo 2022

Quali sono gli interventi trainanti del Superbonus 110%


Con l’Ecobonus è possibile ottenere una detrazione fiscale fino al 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, tuttavia è sempre importante verificare se è possibile accedere alle agevolazioni del Superbonus 110%. Per usufruire di questa opzione i lavori in Ecobonus devono essere associati ad almeno un intervento trainante, oppure garantire da soli il miglioramento di due classi energetiche dell’immobile o di una classe per le abitazioni già in classe A3.

I lavori trainanti sono interventi principali, attraverso i quali è possibile sbloccare il bonus 110% e associare anche altri lavori trainati o secondari, aumentando il beneficio economico complessivo. Ad ogni modo, in entrambi i casi è possibile convertire la detrazione fiscale in cessione del credito, per cedere il rimborso a banche, aziende o intermediari finanziari e ricevere una quota del rimborso fiscale maturato, oppure in sconto in fattura per avere un vantaggio immediato con la riduzione del prezzo da pagare al fornitore.


Interventi di isolamento termico degli edifici


Tra gli interventi trainanti che possono consentire il passaggio dall’agevolazione dal 50-65% a quella del 110%, ci sono i lavori di isolamento termico, in particolare quelli che interessano l’involucro esterno dell’edificio (superfici opache orizzontali, verticali o inclinate). In questo caso, la superficie interessata deve essere pari ad almeno il 25% dell’involucro, inoltre devono essere rispettati requisiti tecnici in merito alla trasmittanza, come indicato dalle linee guida dei Ministeri dell’Ambiente, dell’Economia e dei Trasporti.

Le detrazioni fiscali sono calcolate su una spesa massimale, pari a 50 mila euro per gli edifici unifamiliari o gli immobili indipendenti situati in complessi plurifamiliari. Per gli appartamenti in condominio la soglia detraibile è di 40 mila euro, se lo stabile è composto da 2 a 8 unità immobiliari, oppure di 30 mila euro per gli edifici formati da più di 8 unità. Anche per quanto riguarda i materiali utilizzati per la coibentazione, devono essere seguite le indicazioni normative del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.


Sostituzione degli impianti per la climatizzazione invernale


Uno degli interventi trainanti per il bonus 110% è la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, un lavoro che può essere eseguito sia sulle parti comuni degli edifici condominiali, sia degli immobili unifamiliari o nelle singole unità dei complessi plurifamiliari. Il vecchio sistema deve essere cambiato con un impianto centralizzato, il cui utilizzo è destinato al riscaldamento domestico invernale, al raffrescamento estivo e, se previsto, anche alla fornitura di acqua calda sanitaria.

Per gli interventi di cui all’art. 119, comma 1 e 2 del Decreto Rilancio (trattasi degli interventi di efficientamento energetico, trainanti e degli eventuali trainati di cui all'art. 14 del D.L. 63/2013), sono obbligatori gli attestati di prestazione energetica nella situazione ante e post intervento.

Per le abitazioni nei condomini, l'intervento prevede una spesa detraibile massima di 20 mila euro se l’edificio è composto da 2 a 8 unità immobiliari, oppure di 15 mila euro per gli appartamenti ubicati in edifici condominiali con più di 8 unità immobiliari. Per le case unifamiliari, o situate in edifici plurifamiliari ma con funzionamento indipendente, il limite per il calcolo delle detrazioni è di 30 mila euro.


Lavori antisismici sull’edificio


Gli interventi considerati trainanti per il Superbonus 110% sono anche i lavori antisismici, ai quali spetta un’agevolazione in base alla riduzione del rischio sismico. Rientrano in questa misura gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, la ricostruzione di edifici danneggiati da eventi sismici e l’installazione di strumenti di monitoraggio strutturale.


Gli interventi secondari associati ai lavori trainanti


Realizzare almeno uno degli interventi trainanti del Superbonus dà diritto all’aumento del rimborso fiscale dal 65% fino al 110%, qualora si ottenga il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio (una classe energetica per edifici già in classe A3), di fatto trasformando l’Ecobonus in Superbonus. Inoltre, l’ottenimento del bonus 110% per un intervento trainante permette di estendere il beneficio anche a una serie di interventi trainati o secondari. Tra questi ci sono i lavori di efficientamento energetico, la rimozione delle barriere architettoniche, l’installazione di impianti fotovoltaici anche con sistemi di accumulo integrati, oppure di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici.

Per gli interventi che rientrano nel Superbonus sono previste delle procedure specifiche, tra cui il rilascio da parte di tecnici e professionisti abilitati dell’asseverazione tecnica per i lavori di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico, il visto di conformità e l’attestato di prestazione energetica (APE) pre e post intervento per dimostrare l’incremento delle classi di efficienza energetica.



Attenzione: La presente informativa contiene solo indicazioni orientative relative alle detrazioni fiscali 110%/65%/50%, e potrebbe subire modifiche o variazioni.
Si rinvia alle disposizioni ufficiali di legge e dell’Agenzia delle Entrate che disciplinano la materia delle detrazioni fiscali 110%/65%/50%, per quanto concerne termini e condizioni del riconoscimento delle agevolazioni in questione, rif. http://www.agenziaentrate.gov.it.