Cos’è il visto di Conformità per il Superbonus 110?

Ariston Italia | Aggiornato il: 21 aprile 2021

Grazie al SuperBonus 110% è possibile aumentare le detrazioni ordinarie dell’Ecobonus, ottenendo un rimborso fino al 110%, oppure convertendo lo sgravio fiscale in 5 quote annuali con lo sconto in fattura o la cessione del credito. Ad ogni modo, per accedere a queste agevolazioni è necessario rispettare una serie di adempimenti di legge, tra cui la richiesta del visto di conformità. Questo documento è essenziale per dare valore a tutte le certificazioni presentate per attestare l’intervento e il possesso dei requisiti, come l’asseverazione e il computo metrico. Secondo le disposizioni normative, è comunque possibile recuperare le spese sostenute inserendole nei costi detraibili. Tuttavia, è indispensabile che il procedimento venga eseguito in modo corretto, con il rilascio del visto di conformità del Superbonus da parte di un professionista abilitato.



Visto di conformità: cos’è esattamente?


 Il visto di conformità è un accertamento realizzato da un professionista autorizzato, il quale verifica l’idoneità di alcune documentazioni come le certificazioni obbligatorie per il SuperBonus, l’Ecobonus e il SismaBonus. Si tratta di un passaggio obbligatorio per le scritture contabili e le dichiarazioni dei redditi, comprese le richieste di compensazione e di rimborso da presentare tramite il modello 730. In pratica, è un controllo formale che il professionista effettua per valutare il rispetto delle norme in ambito tributario, affinché quanto indicato sui documenti sia effettivamente corrispondente alle indicazioni contabili. In particolare, vengono verificati tutti i dati relativi alle ricevute allegate, ai crediti d’imposta e alle spese detraibili, certificando la validità delle dichiarazioni e l’adeguamento con le procedure di legge. Il documento viene rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) nonché dai CAF.




Chi può rilasciare il visto di conformità per SuperBonus


Come indicato dai chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sul visto di conformità per il Superbonus 110%, i soggetti che possono rilasciare questo documento devono in possesso di requisiti specifici. Inoltre, è necessaria l’iscrizione al sistema informatico dell’Agenzia, la registrazione alle Direzioni regionali di competenza e l’abilitazione presso Entratel per la trasmissione telematica dei documenti.

I professionisti autorizzati all’invio del visto di conformità sono:

  • commercialisti;
  • esperti contabili;
  • consulenti del lavoro;
  • responsabili dei CAF;
  • società di controllo contabile;
  • periti ed esperti delle camere di commercio (iscritti prima del 30/09/1993).

In caso di irregolarità nel visto di conformità di commercialisti e CAF, le normative di leggere prevedono una sanzione amministrativa, con una multa di importo compreso da un minimo di 258 euro fino a un massimo di 2.582 euro, secondo quanto indicato dalla Circolare 30/E dell’Agenzia delle Entrate. La fedeltà del documento è relativa appena alla conformità delle dichiarazioni controllate, non al tipo di interventi svolti sui quali è stata richiesta l’agevolazione fiscale.




I controlli per il visto di conformità sul SuperBonus 110%



Il professionista abilitato, incaricato di realizzare il visto di conformità per il SuperBonus 110%, deve eseguire una serie di accertamenti prima di rilasciare questo documento. Innanzitutto, devono essere verificate le generalità del beneficiario dell’incentivo, quindi della persona fisica, del condominio, della ONLUS, della IACP o della cooperativa che ha richiesto l’accesso alle detrazioni fiscali.

Dopodiché, vengono svolti controlli sull’immobile oggetto dell’intervento coperto dal SuperBonus, compresi quelli relativi al pagamento di imposte come TASI e IMU. Quindi, sono effettuate valutazioni accurate delle spese presentate per i lavori beneficiari delle agevolazioni fiscali, analizzando i dati indicati dalle certificazioni dei tecnici in relazione ai requisiti normativi.

Il commercialista, o l’esperto contabile del CAF, devono inoltre verificare alcuni documenti qualora si richieda la cessione del credito, per ricevere lo sconto in fattura dal fornitore oppure per cedere a soggetti autorizzati il credito ottenuto con il SuperBonus 110% e gli altri incentivi dell’Ecobonus. In questo caso, il professionista controlla le attestazioni di efficienza energetica, le asseverazioni, le certificazioni trasmesse all’Enea e il contratto di cessione del credito tra il fornitore e il cliente.

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