Come ottenere lo sconto in fattura con Ecobonus?
Come indicato all’interno del Decreto Rilancio (D.L. 19 Maggio 2020 n.34), una delle grandi novità per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici è il potenziamento dell’Ecobonus al 110%. L’incentivo standard previsto nella misura del 50% o del 65%, infatti, può essere aumentato fino al cento dieci per cento se gli interventi di efficientamento garantiscono un incremento di due classi energetiche. Inoltre, è possibile convertire la detrazione d’imposta nello sconto in fattura, applicato direttamente dal fornitore che ha eseguito i lavori. In questo modo non bisogna aspettare il rimborso fiscale in 5 anni, ma è possibile ottenere un risparmio immediato grazie a questo beneficio. Con riferimento agli interventi che beneficiano dell’aliquota potenziata al 110%, lo sconto in fattura permette quindi di realizzare l’intervento gratuitamente, con la possibilità di ottenere uno sconto fino al 100% della spesa sostenuta, senza attendere la restituzione dallo stato, in cinque quote annuali. Vediamo tutto quello che bisogna sapere sull’Ecobonus 2021 e lo sconto in fattura, per capire come approfittare di questa soluzione vantaggiosa per rendere la propria casa più green.
Ecobonus e sconto in fattura: come funziona?
Su tutti i lavori di efficientamento energetico rientranti nella normativa in tema di Superbonus, realizzati entro il 30 Giugno 2022 (prorogabile fino al 31.12.2022 per gli interventi effettuati dai condomini per i quali alla data del 30 giugno 2022 siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento), lo Stato garantisce un incentivo del 110% e la possibilità di sostituire la detrazione Irpef con lo sconto in fattura. Questa misura è valida anche per gli interventi di risparmio energetico agevolati in misura inferiore, quindi si può ottenere lo sconto in fattura sia per gli interventi con beneficiano della detrazione di imposta del 65% sia per quelli che usufruiscono della detrazione nella misura più basse del 50%. In tutti i casi di incentivi Ecobonus, dunque, indipendentemente dalla misura dell’aliquota, è possibile convertire la detrazione d’imposta in sconto in fattura con una convenienza istantanea.
Lo sconto in fattura con Ecobonus, infatti, permette di cedere il credito fiscale alla ditta che effettua i lavori, oppure all’azienda presso la quale si acquista il nuovo impianto di climatizzazione invernale ad alta efficienza energetica. L’impresa può applicare lo sconto integrale per gli interventi che accedono al Superbonus 110%, perciò in questo caso il cliente non paga nulla, oppure soltanto l’eventuale quota rimanente non coperta dall’incentivo. Dopodiché l’impresa che ha applicato lo sconto in fattura al proprio cliente, può richiedere il rimborso allo Stato, sotto forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione nel modello di pagamento F24, oppure può cedere il credito d’imposta acquisito ad una banca o ad un intermediario finanziario.
Quali sono i lavori ammessi per l’Ecobonus e lo sconto in fattura?
Gli interventi che possono beneficiare dello sconto in fattura sono tutti quelli ammessi dall’Ecobonus 2021 e dal Superbonus 110%. Naturalmente, per passare dalla detrazione del 50% e del 65% all’agevolazione massima del 110% è necessario rispettare il requisito di efficienza energetica, quindi i lavori devono garantire per l’edificio sul quale vengono eseguiti, il miglioramento di due classi energetiche.
In particolare, sono ammessi i seguenti interventi definiti “trainanti” dalla normativa sul Superbonus:
- interventi di isolamento termico degli involucri;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
- lavori per la riqualificazione antisismica.
In aggiunta a questi lavori, possono usufruire della detrazione 110% anche una serie di interventi “trainati” secondari, purché realizzati insieme a quelli principali:
- lavori di efficientamento energetico rientranti nell’ecobonus;
- installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici;
- installazione di impianti solari fotovoltaici;
- interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.
Sconto in fattura con Ecobonus: come fare?
Per usufruire dello sconto in fattura bisogna innanzitutto sapere se l’intervento è coperto dall’Ecobonus, rivolgendosi ad un professionista qualificato o un’azienda specializzata per ricevere tutto il supporto necessario. Una volta individuata la soluzione migliore, non resta che mettersi d’accordo con l’impresa che effettua il lavoro, ad esempio la sostituzione della vecchia caldaia con un nuovo modello a condensazione, per verificare che la ditta sia disposta a convertire la detrazione fiscale in credito d’imposta per offrire lo sconto in fattura.
Se questo valore copre l’interno importo della spesa non bisogna pagare niente, di fatto ottenendo dei lavori gratuiti per l’ottimizzazione dell’efficienza energetica della propria abitazione, oppure delle parti comuni dell’edificio condominiale. Allo stesso tempo l’impresa che ha applicato lo sconto in fattura del 100% al cliente, può beneficiare di un credito di imposta del 110% (quindi 10% in più dell’importo scontato), credito che può essere utilizzato in compensazione per il pagamento di tributi e contributi, in 5 quote annuali, oppure può essere ceduto ad istituti bancari o intermediari finanziari ricevendo in questo modo il controvalore in denaro immediatamente.
Sconto in fattura con Ecobonus: un esempio pratico
Per capire meglio come funziona l’Ecobonus con lo sconto in fattura vediamo un esempio pratico. Ipotizziamo di sostituire l’impianto per la climatizzazione invernale di un’abitazione unifamiliare, rivolgendoci a un’azienda specializzata per acquistare una caldaia a condensazione di classe A o superiore, ovviamente abbinata a un sistema evoluto per la termoregolazione per accedere al Superbonus 110%. In alternativa il nuovo impianto potrebbe essere anche una pompa di calore, oppure una caldaia a condensazione integrata con una pompa di calore scegliendo un sistema ibrido.
Ad ogni modo, dopo aver concordato l’intervento da effettuare si può ricevere un preventivo con l’importo da pagare, comprensivo dell’acquisto dell’impianto e delle spese accessorie per l’installazione. In seguito, se l’impresa accetta di offrire lo sconto in fattura acquisendo dal cliente il credito di imposta corrispondente, basta mandare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate in via telematica, invio che deve essere effettuato, per gli interventi ammessi al Superbonus, dal soggetto che rilascia il visto di conformità (il modello e le relative istruzioni sono reperibili sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it ); in questo modo l’azienda può recuperare il credito di imposta acquisito, dai propri pagamenti mensili dovuti allo stato ( tributi e contributi) attraverso il modello di pagamento F24. Senza dubbio lo sconto in fattura è in assoluto il modo migliore per risparmiare, rendendo la propria casa più sostenibile ed economica da mantenere anche senza spendere nulla.
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