I vantaggi dei dispositivi alimentati a energia elettrica

Ariston Italia | Aggiornato il: 23 novembre 2021

Per ridurre l’impatto ambientale legato alle abitazioni private la tendenza in atto è quella di optare per l’elettrificazione della casa, passando dai tradizionali impianti a gas ai sistemi elettrici. Si tratta di un fenomeno in corso da alcuni anni, sostenuto dagli obiettivi europei del Green Deal, con il target della completa decarbonizzazione del continente entro il 2020 e la ricerca di soluzioni green più sostenibili.

In questo contesto, il binomio impianti elettrici e produzione di energia pulita da fonti rinnovabili sembra essere l’opzione vincente, per risparmiare sui consumi in bolletta, tagliare le emissioni di anidride carbonica e aumentare l’efficienza energetica della casa. Scopriamo quali sono i vantaggi dei dispositivi alimentati ad energia elettrica, per capire se davvero convengono e quali cambiamenti comportano.


Perché rinunciare al gas e passare alle alternative elettriche

Per comprendere i motivi della conversione dal gas all’elettrico è importante considerare alcune informazioni di base. Secondo i dati di ARERA (l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente), nel 2019 in Italia abbiamo consumato 71,9 miliardi di metri cubi di gas, con un aumento del 2,2% rispetto al 2018. Purtroppo, il nostro Paese deve acquistare dall’estero la maggior parte del combustibile, con l’import di gas che nel 2019 ha raggiunto il record del 95,4% rispetto al totale dei consumi.

Sempre l’ARERA indica come i prezzi del gas pagati dai cittadini italiani e dalle aziende siano più alti della media UE, con tariffe medie nel settore domestico sempre più simili tra il mercato libero e quelli tutelato. Ovviamente dati e stime per il 2020 mostrano una riduzione dei consumi e dell’import di gas, tuttavia è una situazione legata solamente alla pandemia di Covid-19 e alla recessione economica, quindi del tutto straordinaria rispetto al trend degli ultimi anni.

Un altro fattore da tenere in conto sono le emissioni inquinanti di gas serra, in particolare di anidride carbonica, riconducibili per il 19,5% alle attività residenziali in base ai dati dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Nel dettaglio, soltanto il riscaldamento domestico è responsabile per il 38% delle emissioni di particolato PM2.5, ovvero le polveri ultrasottili estremamente pericolose per la salute del nostro organismo.

È abbastanza chiaro quindi che il gas non è una risorsa ottimale, sebbene migliore rispetto ad altri combustibili fossili come il petrolio e il carbone. Il passaggio verso l’elettrificazione delle abitazioni è dunque una scelta intelligente, in grado di assicurare benefici economici e ambientali considerevoli. Ad ogni modo è indispensabile una corretta progettazione delle soluzioni a energia elettrica, prima di tutto aumentando l’efficienza energetica delle abitazioni e in secondo luogo producendo elettricità in modo pulito usando le fonti rinnovabili.



L’importanza dell’efficienza energetica dell’abitazione


Per la conversione dagli impianti a gas è necessario innanzitutto la riqualificazione energetica della casa, un intervento essenziale per incrementare l’isolamento termico dell’abitazione. Un immobile con sprechi e dispersioni elevate, infatti, non consente di usufruire dei vantaggi offerti dall’elettrificazione domestica, perciò prima di sostituire ad esempio la vecchia caldaia a gas con un modello a pompa di calore bisogna migliorare la coibentazione dell’edificio.

L’isolamento della casa prevede una serie di opzioni a disposizione, da valutare sempre con il supporto di professionisti qualificati, per studiare le soluzioni più adatte in base alla struttura, alla sua ubicazione geografica e alle esigenze dei residenti. Ad esempio, è possibile installare un cappotto termico esterno o interno, inserire dei materiali isolanti nel soffitto, cambiare gli infissi con nuovi serramenti più efficienti, oppure applicare delle schermature solari alle superfici vetrate.


Gli impianti elettrici alternativi ai sistemi a gas


Una volta migliorata l’efficienza energetica dell’abitazione è possibile passare alla fase di elettrificazione, sostituendo gli impianti a gas con dispositivi alimentati ad energia elettrica. Il primo intervento riguarda il sistema di riscaldamento elettrico domestico, cambiando la tradizionale caldaia a gas con una pompa di calore. In questo caso è possibile scegliere apparecchi per riscaldare la casa, oppure impianti capaci anche di fornire acqua calda sanitaria.

Oggi, alcuni modelli di pompa di calore garantiscono un consistente risparmio energetico, un funzionamento silenzioso e la possibilità di integrare l’impianto con i pannelli fotovoltaici, inoltre, possono essere utilizzate pompe di calore dette reversibili che funzionano sia in inverno che in estate, potendo sia riscaldare che raffrescare gli ambienti. Lo stesso vale per il cambio del boiler a gas con uno scaldabagno elettrico, con apparecchi semplici o a pompa di calore, altrimenti si può optare per il solare termico per beneficiare della massima sostenibilità ambientale e di un forte risparmio sulla bolletta della luce.

Infine, non rimane che installare un piano cottura a induzione, adoperando i fornelli elettrici al posto dei modelli classici a gas per completare la conversione elettrica della casa ed eliminare la dipendenza dal gas. Per l’energia elettrica l’ideale è avere a disposizione un impianto fotovoltaico, secondo il modello dell’autoconsumo sul posto, in alternativa è indispensabile sottoscrivere una fornitura conveniente e soprattutto acquistare energia realizzata da fonti rinnovabili.


I vantaggi degli impianti elettrici e quando convengono

Ovviamente non sempre conviene rinunciare agli impianti a gas, infatti è importante valutare ogni situazione in modo personalizzato, per capire con l’ausilio di un tecnico specializzato qual è la soluzione migliore a seconda di ogni singolo contesto abitativo. In alcuni casi è vantaggioso continuare ad usare il gas, ad esempio quando i consumi sono molto bassi, per chi ha già installato sistemi ad alta efficienza come le caldaie a condensazione a gas, oppure se il costo della conversione risulta eccessivo.

I dispositivi ad alimentazione elettrica comportano in genere costi inferiori, richiedono una manutenzione minima e si guastano raramente, nonostante siano comunque essenziali controllo periodi e ispezioni programmate. Inoltre, con gli impianti ad energia elettrica è possibile aumentare la sostenibilità ambientale, specialmente utilizzando fonti pulite per abbattere le emissioni inquinanti, risparmiare sui costi energetici e aumentare il comfort abitativo.