Consigli utili per la manutenzione dei termosifoni
Gli impianti per il riscaldamento domestico utilizzano i termosifoni per diffondere il calore nei vari ambienti, dispositivi che sfruttano i principi fisici della radiazione e della convenzione. I modelli più comuni sono quelli ad acqua calda, con il liquido riscaldato dalla caldaia che si muove nel circuito interno cedendo calore all’esterno, fino a quando l’acqua si raffredda e ritorna nell’impianto per essere nuovamente scaldata.
Ad ogni modo, per garantire un funzionamento ottimale è essenziale una corretta manutenzione dei termosifoni, rivolgendosi a un tecnico qualificato per far eseguire periodicamente gli interventi di controllo e pulizia. In questo caso esistono sia operazioni ordinarie che straordinarie, da programmare con il professionista per usufruire di un comfort abitativo elevato, mantenere bassi i consumi energetici e ottimizzare il rendimento della caldaia. Ecco alcuni consigli utili per la manutenzione dei termosifoni in casa.
La manutenzione ordinaria dei termosifoni
Prendersi cura dei termosifoni è essenziale per un funzionamento impeccabile del riscaldamento, a cominciare dalla manutenzione ordinaria da effettuare in autunno e in primavera. In questo modo è possibile verificare l’efficacia dei dispositivi prima della stagione invernale, sottoponendoli a un ulteriore ispezione subito dopo il periodo di maggiore stress operativo.
Pulizia esterna dei termosifoni
Il primo intervento riguarda la pulizia esterna dei termosifoni, per mantenere la struttura sempre in perfetto stato e garantire un’alta efficienza nella cessione del calore. Per la pulizia del rivestimento basta rimuovere polvere e sporcizia in modo accurato con un panno elettrostatico, tuttavia i depositi si concentrano soprattutto all’interno, dentro le sezioni che compongono il termosifone. Si tratta di punti piuttosto difficili da raggiungere, perciò servono attrezzai adeguati.
In questo caso è possibile adoperare uno scovolino o una spazzola con bastone allungabile flessibile, per arrivare bene in tutte le intersezioni interne del radiatore. In alternativa, per una pulizia più approfondita del termosifone si possono usare macchine specifiche, come compressori e dispositivi a vapore, un approccio senza dubbio più professionale che assicura un risultato ottimale. Inoltre, è opportuno spolverare spesso i caloriferi, in questo modo la sporcizia depositata sarà minore e il lavoro di pulizia più semplice.
Lavaggio dei termosifoni
Oltre alla pulizia superficiale è opportuno eseguire almeno una volta l’anno il lavaggio dei termosifoni, un’operazione più complessa con la quale andare a ripulire completamente il rivestimento esterno dei caloriferi. Naturalmente è essenziale adottare metodi e prodotti specifici in base al materiale dei termosifoni, con soluzioni dedicate per i modelli in ghisa o in metallo, per evitare danneggiamenti del dispositivo e altre problematiche.
Il lavaggio manuale si effettua con acqua calda e uno sgrassatore idoneo, asciugando inseguito tutta la superficie con attenzione. In alternativa esistono strumenti professionali per agevolare il lavaggio e migliorarne l’efficacia, come le idropulitrici a vapore, ma in questo caso è necessario smontare il termosifone dalla parete. Pulire e lavare i caloriferi consente di tenerli sempre efficienti, inoltre permette di proteggere i radiatori dalla ruggine e da altri segni d’usura.
Spurgo dei termosifoni
Un’altra operazione che rientra nella manutenzione ordinaria è lo sfiato dei termosifoni, un intervento effettuato da tecnici abilitatiti con il quale rimuovere l’aria dal circuito interno dei caloriferi. Il lavoro viene realizzato con l’impianto spento, quindi prima dell’inverno, evitando di farlo con la caldaia in funzione poiché la presenza di acqua calda causerebbe seri rischi per la sicurezza. In questo caso il professionista apre la valvola del termosifone, mantenendola in questo modo fino a quando non esce appena acqua.
Dopodiché la valvola viene immediatamente richiusa, verificando la presenza di ulteriori bolle d’aria per capire se è necessario ripetere lo spurgo. Si tratta di un lavoro da eseguire su tutti i termosifoni, dunque bisogna ripetere lo sfiato su ogni calorifero presente in casa, fino a quando tutti i dispositivi saranno privi di aria assicurando il massimo rendimento energetico dell’impianto di riscaldamento. Dopo lo spurgo è possibile realizzare la pulizia e il lavaggio dei termosifoni, effettuando tutta la manutenzione ordinaria nello stesso momento.
Lavaggio interno dei termosifoni
A volte è necessario realizzare il lavaggio chimico dei termosifoni, rivolgendosi a un tecnico esperto per ripristinare il corretto funzionamento dei caloriferi. Questo intervento va fatto ad esempio se i termosifoni non scaldano bene, in presenza di punti freddi, oppure quando hanno bisogno di troppo tempo per scaldarsi. Allo stesso modo può essere la soluzione giusta se la caldaia non si accende e va in blocco, senza dimenticare la necessità del lavaggio interno prima dell’utilizzo di un nuovo impianto, lavoro che devono eseguire appena professionisti autorizzati.
Il lavaggio permette di rimuovere sedimenti e incrostazioni all’interno delle tubature, infatti trattandosi di un sistema a circuito chiuso l’acqua nei termosifoni è sempre la stessa. Il rischio è che i metalli e le sostanze contenute nell’acqua possano danneggiare i dispositivi, causando anche un abbassamento dell’efficienza dell’impianto e persino delle rotture. Questo intervento di manutenzione straordinaria consente un notevole risparmio energetico, aumenta la vita utile dei caloriferi e riduce l’impatto ambientale del riscaldamento.
Riverniciatura dei termosifoni
Con il passare del tempo i termosifoni sono soggetti alla ruggine, un problema abbastanza comune soprattutto nei sistemi più vecchi con alcuni anni alle spalle, oppure nei caloriferi sui quali non è stata effettuata una buona manutenzione ordinaria. Per rimuovere la ruggine dai termosifoni bisogna innanzitutto raschiare la parte danneggiata, usando appositi strumenti come una spazzola di ferro o della carta vetrata, per asportare la superficie deteriorata senza intaccare quella principale.
In seguito, è necessario pulire con attenzione tutto il rivestimento esterno, quindi si passa una base sul termosifone, specialmente nei punti in cui era presente la ruggine, per poi provvedere alla riverniciatura finale. In questo caso è possibile utilizzare degli appositi smalti e vernici, ricordandosi che è importante scegliere prodotti specifici e atossici. In particolare, le vernici non devono rilasciare sostanze tossiche quando i termosifoni entrano in temperatura, garantendo la massima sicurezza per la salute in casa.