Come fare la manutenzione della caldaia per non avere problemi

Ariston Italia | Aggiornato il: 23 novembre 2021

Le caldaie moderne sono impianti estremamente efficienti, ad ogni modo il corretto funzionamento di questi sistemi dipende dalla frequenza degli interventi di manutenzione. Oltre ai controlli obbligatori per legge, infatti, è importante rispettare le ispezioni indicate dal produttore riportate nel libretto. Ciò consente di prevenire eventuali problemi ed evitare di sostenere costose riparazioni, mantenendo bassi i consumi e le emissioni inquinanti.

Il tema della manutenzione della caldaia è ancora oggi poco conosciuto, tuttavia questi impianti hanno bisogno di verifiche periodiche, soprattutto prima e dopo la stagione invernale quando il riscaldamento viene usato in modo intenso. Come vedremo non si tratta appena di un costo extra, ma di un investimento intelligente per minimizzare il rischio di malfunzionamenti improvvisi, un approccio che alla lunga garantisce un notevole risparmio economico e una maggiore sicurezza in casa.



La manutenzione obbligatoria della caldaia


Con il DPR n.74, dal 2013 i controlli obbligatori della caldaia dipendono dalla potenza dell’impianto, infatti la legge richiede una frequenza di 2 anni per i sistemi alimentati a combustibile solido o liquido, oppure di 4 anni per quelli a GPL o gas metano. Queste misure sono valide per tutti i principali impianti residenziali, in quanto comprendono quelli con una potenza da 10 a 100 kW, per garantire il mantenimento dell’efficienza energetica attraverso la verifica dei fumi di scarico.

Dopodiché bisogna rispettare le indicazioni del produttore sull’ispezione della caldaia per la sicurezza dell’impianto, oppure in alternativa dell’installatore, considerando anche i regolamenti regionali e comunali in materia, con una cadenza che può essere inferiore a quella del bollino blu. Per quanto riguarda la responsabilità della manutenzione della caldaia è dell’affittuario in caso di immobili in locazione, altrimenti del proprietario mentre in presenza di sistemi condominiali centralizzati è dell’amministratore dello stabile.

Queste verifiche servono per motivi di sicurezza e di efficienza energetica, inoltre devono essere effettuate soltanto da manutentori autorizzati, i quali devono rilasciare apposite certificazioni e aggiornare il libretto della caldaia. Tali controlli, però, non assicurano il perfetto funzionamento dell’impianto, per questo motivo è importante considerare alcuni interventi aggiuntivi da pianificare insieme al tecnico specializzato, per scongiurare i principali guasti e difetti che possono manifestarsi senza una manutenzione adeguata.



I controlli da fare per il funzionamento ottimale dalla caldaia


Gli interventi regolari sulla caldaia sono numerosi, a partire dalla pulizia del bruciatore per rimuovere eventuali residui e depositi formatisi in seguito alla combustione. Questo elemento è fondamentale per il riscaldamento dell’acqua dell’impianto, perciò deve essere sempre pulito e privo di scorie che potrebbero ridurre il rendimento del sistema o causare un blocco della caldaia. Inoltre, è essenziale controllare lo scambiatore, il componente in cui l’acqua viene riscaldata prima di essere immessa nel circuito.

Questo punto dell’impianto è particolarmente sensibile al calcare, i cui sedimenti possono diminuire in modo considerevole l’efficienza della caldaia, provocando una serie di problematiche come l’aumento dei consumi, la riduzione della portata d’acqua calda fino all’arresto della caldaia. Oltre a questi controlli principali il tecnico provvedere al monitoraggio dei fumi, per rilevare la percentuale di monossido di carbonio e il rendimento del sistema, assicurandosi che le prestazioni energetiche e la sicurezza siano conformi con gli standard previsti.

Dopodiché il professionista realizza altri interventi utili per la prevenzione delle avarie improvvise della caldaia, tra cui l’ispezione della camera di combustione, il test degli elettrodi e la prova dei componenti elettrici ed elettronici. Allo stesso modo lo specialista analizza le guarnizioni e gli elementi minori dell’impianto, sostituendo eventualmente quelli usurati con dei nuovi modelli per scongiurare cedimenti inaspettati durante il normale funzionamento della caldaia.



Quali sono i rischi in caso di cattiva manutenzione della caldaia


Sebbene possa sembrare una spesa non necessaria, la corretta manutenzione della caldaia garantisce diversi vantaggi, tra cui:

  • riduzione delle emissioni inquinanti;
  • maggiore risparmio energetico;
  • sicurezza domestica;
  • diminuzione di guasti e rotture improvvise;
  • aumento della durata dell’impianto.

In questo modo è possibile ridurre alcuni potenziali rischi per la sicurezza, come fuoriuscite di gas che possono causare scoppi e intossicazioni, oppure cortocircuiti responsabili di incendi ed esplosioni. Inoltre, si può ritardare l’obsolescenza dell’impianto, allungandone la vita utile tramite controlli regolari, mantenendo operativa la caldaia per più tempo beneficiando di una netta convenienza economica rispetto ai soldi spesi per la manutenzione dell’impianto.

L’adempimento delle ispezioni obbligatorie per legge permette anche di non rischiare multe previste dalle normative di legge, con sanzioni che possono andare da un minimo di 500 euro fino a un massimo di 3 mila euro. Ad ogni modo è importante affidarsi a un tecnico di fiducia, per programmare insieme i controlli più utili in base al tipo di caldaia installata, evitando tutti i problemi principali con l’impianto per avere sempre un tepore gradevole in casa senza imprevisti o fastidi di qualsiasi genere.