Inquinamento indoor: cos’è e come prevenirlo

Ariston Italia | Aggiornato il: 3 ottobre 2022

Per inquinamento indoor si intende la modificazione della normale composizione dell’aria atmosferica interna, dovuta alla presenza di una o più sostanze che alterano le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria negli spazi chiusi che frequentiamo.


La presenza delle fonti inquinanti nelle nostre abitazioni è molto insidiosa perché esistono tanti materiali che contengono sostanze dannose per il nostro organismo. Tra le tante fonti che ci espongono a rischi possiamo trovare: detersivi e altri prodotti per la pulizia della casa, deodoranti, specie quelli per ambiente, muffa e polvere, fumo di sigarette, solventi e vernici, dispositivi elettronici e impianti (condizionatori, stampanti…) e infine l’aria esterna inquinata.


Ciò che accomuna la maggior parte degli elementi inquinanti sopra citati, tra i quali detersivi, deodoranti, solventi, vernici, ma anche cosmetici e altro ancora, è la presenza di composti organici volatili, meglio noti come COV: si tratta di agenti altamente inquinanti presenti negli spazi indoor che quotidianamente vengono inalati o vengono assorbiti entrando a contatto con la nostra pelle. Da una prospettiva tossicologica, il più pericoloso tra questi risulta essere la formaldeide, maggiormente presente in arredi a base di truciolato, resine, disinfettanti, isolanti e germicidi.




Inquinamento indoor: effetti e conseguenze



L’inquinamento indoor può essere altamente dannoso per la nostra salute, causando gravi effetti negativi che variano da disturbi lievi come il comune mal di testa, nausea, irritazione oculare, sonnolenza, torpore che si manifestano all’interno dei luoghi chiusi, per poi ridursi o addirittura scomparire andando all’aria aperta, fino a problemi di salute molto gravi, che si possono manifestare nel corso degli anni.


Uno dei principali fattori che provoca un inquinamento degli spazi chiusi è il fumo di sigarette, che espone a pericoli per la salute anche i non fumatori che soggiornano in ambienti in cui qualcuno ha fumato; il fumo passivo, infatti, come quello attivo, espone al rischio di cancro ai polmoni.


La formaldeide è un agente che può causare irritazioni, tosse, eritema cutaneo e altra sintomatologia, ma, soprattutto, anch’essa è un elemento cancerogeno riconosciuto, particolarmente pericolosa anche in quanto tende a persistere a lungo nell’ambiente.


Infine, le muffe all’interno degli ambienti chiusi possono provocare gravi problemi respiratori, infiammazioni, reazioni allergiche, affanno e sensibilizzazione ad allergeni inalanti.




Inquinamento indoor: come prevenirlo



Gli agenti dannosi che contribuiscono all’inquinamento indoor sono presenti in diverse attività che noi svolgiamo quotidianamente quindi, come muoverci per prevenire e ridurre l’inquinamento negli spazi chiusi?

Basterà seguire delle semplici accortezze per cercare di ridurre al minimo il rischio di esposizione ad agenti inquinanti:


  • Non eccedere con i detersivi in quanto sono una fonte importante di composti organici volatili, proprio per questo è sempre buona norma non esagerare con l’uso dei detergenti e tenere le finestre aperte durante le operazioni di pulizia.
  • Arieggiare gli ambienti per disperdere tutti gli agenti inquinanti che restano nell’aria di ambienti chiusi, indicativamente durante le ore più soleggiate per evitare che entri eccessiva umidità.
  • Evitare la naftalina, altamente tossica, nei profumatori per ambienti, prediligendo profumatori di origine naturale.
  • Non fumare dentro le mura domestiche, in quanto il fumo tende ad annerire pareti, tappeti, tende ecc.
  • Scegliere con attenzione i mobili e gli arredamenti, prediligendo prodotti di qualità per evitare che siano stati trattati con sostanze chimiche altamente inquinanti.
  • Cercare di lasciare le scarpe fuori dall’abitazione, in modo tale da non far entrare all’interno delle pareti domestiche possibile sporcizia e polveri sottili.
  • Spazio al verde, ospitando piante “mangia-smog” dentro le pareti domestiche
  • Fare attenzione alla formazione di muffa, cercando di prevenire l'insorgenza arieggiando gli ambienti, asciugando tutte le superfici adeguatamente dopo il lavaggio e accendendo sempre la cappa mentre si cucina.



Quali alleati per contrastare l’inquinamento indoor?



È importante far presente, però, che adottare uno stile di vita consapevole e attento, è il primo passo necessario ma non sufficiente per ottenere un ambiente indoor che si possa ritenere salubre. Un ottimo alleato per ridurre al minimo l’inquinamento indoor è lo ionizzatore d’aria.

Come funziona? Gli ioni prodotti dallo ionizzatore si combinano con le particelle inquinanti, che vengono neutralizzate ed evitiamo così di respirarle.


In questo modo, è come se si andasse a “ripulire” l’aria dalla polvere e dalle sostanze dannose. Lo ionizzatore è utile soprattutto a chi soffre di allergia, anche se effettivamente respirare aria più salubre possibile dovrebbe essere una buona norma per tutti.