Come funziona la prima accensione della caldaia
Quando si installa una nuova caldaia è importante farla collaudare da un tecnico qualificato, un’operazione indispensabile per assicurarsi che funzioni correttamente e attivare la garanzia ufficiale. L’intervento è spesso gratuito, inoltre è possibile far controllare l’impianto per capire se bisogna effettuare una regolazione del sistema, garantendo condizioni operative ottimali in base al modello e alle proprie esigenze. Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla prima accensione della caldaia.
A chi spetta la prima accensione della caldaia?
Dopo l’installazione di una nuova caldaia, sia in sostituzione di quella vecchia sia come primo impianto, viene rilasciata la dichiarazione di conformità e si procede con l’attivazione del sistema. Se questa operazione viene effettuata da tecnici autorizzati, rivolgendosi a un centro di assistenza convenzionato in base al modello di caldaia acquistato, è possibile far eseguire sia il montaggio che la prima accensione per sbloccare la garanzia ufficiale del produttore.
Altrimenti, se l’installazione è già avvenuta si dovrà chiamare un professionista accreditato da parte dell’azienda costruttrice, affinché possa procedere al controllo del lavoro svolto dal tecnico precedente, verificando il corretto posizionamento, la configurazione e le condizioni di sicurezza. Dopodiché viene realizzato il collaudo della caldaia, con la verifica del corretto funzionamento e la valutazione dei fumi, con il rilascio del libretto dell’impianto termico e la conferma dell’attivazione della garanzia.
La prima accensione della caldaia deve essere eseguita dai tecnici specializzati, rivolgendosi ai professionisti autorizzati dall’azienda produttrice dell’impianto. Se il collaudo viene realizzato in un secondo momento da un altro tecnico, è possibile evitare di pagare un costo extra sottoscrivendo un contratto di manutenzione, affidandosi alla ditta che effettua la prima attivazione per il controllo annuale dell’impianto.
Come funziona l’attivazione della caldaia nuova
Tutte le nuove caldaie installate devono essere collaudate da un tecnico autorizzato, un intervento delicato durante il quale viene verificata la sicurezza dell’impianto, il suo corretto funzionamento e si procede alla regolazione del sistema. Queste operazioni sono estremamente importanti, per evitare incidenti, ottenere la massima efficienza energetica e controllare eventuali malfunzionamenti e difetti di fabbrica prima che sia troppo tardi.
Ovviamente il funzionamento della caldaia deve essere adeguato alle proprie necessità, affinché sia allineato con il fabbisogno energetico dell’abitazione e con le esigenze di utilizzo dei residenti, evitando sprechi e inefficienze per il miglior rapporto costo/rendimento possibile. Una taratura errata può comportare una serie di disagi e problemi, anche piuttosto gravi, come un aumento dei fumi di scarico e delle emissioni inquinanti, una combustione non ottimale e consumi elevati di gas o di corrente elettrica in maniera ingiustificata.
Durante la prima accensione della caldaia il tecnico procede all’ispezione dell’impianto, per verificare che ogni aspetto dell’installazione sia impeccabile, controllando i collegamenti, il posizionamento e l’alimentazione. A questo punto si procede all’analisi completa per individuare eventuali perdite, si valuta l’areazione dell’impianto, il funzionamento degli scarichi e infine si procede con la configurazione della caldaia, settando il sistema a seconda delle specifiche tecniche richieste.
Problemi durante il collaudo della caldaia
Nella maggior parte dei casi l’attivazione della caldaia è un’operazione di routine, un intervento abbastanza rapido che richiede poco tempo e si risolve velocemente senza nessun tipo di problema. Ad ogni modo possono sempre manifestarsi delle inefficienze, soprattutto se l’installazione non è stata effettuata a regola d’arte. Ad esempio, nei modelli a gas la fiamma potrebbe non accendersi ai primi tentativi, richiedendo il controllo dell’allineamento dei componenti nel bruciatore, oppure la pulizia del condotto.
I prodotti nuovi di fabbrica, infatti, vengono spesso protetti con delle sostanze che evitano infiltrazioni nei componenti più delicati, come il bruciatore e lo scambiatore, quindi basta appena rimuovere queste sostanze per liberare la scintilla e accendere correttamente la caldaia. Un problema più serio è un’eventuale dispersione di gas, dovuta a un errore nel montaggio o nel collegamento delle tubazioni, oppure a un componente rotto o usurato, un guasto da riparare immediatamente per la messa in sicurezza dell’impianto.
L’accensione della fiamma viene eseguita anche dopo alcuni minuti, per lasciar raffreddare i trasformatori e verificare se la scintilla avviene anche con l’impianto freddo, simulando un’attivazione mattutina. Allo stesso tempo è importante notare durante il collaudo la presenza di rumori inusuali, i quali potrebbero indicare una regolazione non ottimale del combustibile, un’areazione inadeguata, un problema elettrico oppure della sporcizia accumulata all’interno dell’impianto.
Garanzia della caldaia: cosa copre?
Con la prima accensione e il collaudo ufficiale dell’impianto è possibile attivare la garanzia della caldaia, un servizio offerto dal produttore per coprire una serie di guasti e malfunzionamenti. Di norma sono disponibili due opzioni, una garanzia convenzionale di 2 anni con la quale viene proposta una protezione di base, valida dopo il via libera da parte del tecnico autorizzato, oppure una garanzia estesa opzionale con una durata più lunga e maggiori tutele per il cliente.
La garanzia di base permette di ricevere assistenza gratuitamente qualora si dovesse presentare un problema, purché il danno o il difetto siano imputabili a un errore di fabbricazione. In questo caso si ha diritto alla sostituzione dei componenti difettosi con ricambi originali, senza nessuna spesa per la chiamata del tecnico e il lavoro svolto dal professionista, un intervento interamente a carico del produttore della caldaia. Ovviamente è importante rispettare gli obblighi di legge, in merito alla manutenzione dell’impianto e all’analisi dei fumi di scarico.
In alternativa è possibile sottoscrivere una garanzia estesa, per aumentare la copertura arrivando fino a un massimo di 10 anni, una protezione legata di norma a un accordo per la manutenzione con un centro di assistenza ufficiale convenzionato. Tra i servizi opzionali si può usufruire della teleassistenza della caldaia, per consentire ai tecnici di monitorare l’impianto a distanza e intervenire immediatamente in caso di problemi, oppure del telecontrollo per la gestione della caldaia tramite app da parte del cliente.