Come aumentare la pressione della caldaia
Soprattutto durante la stagione fredda, quando cioè la caldaia è messa a dura prova da un continuo funzionamento per assicurare acqua calda sanitaria e un adeguato riscaldamento, è possibile incorrere in momentanei inconvenienti che minano il comfort della casa e lanciano una dura sfida anche al risparmio. Oggi vi parleremo degli sbalzi di pressione nella caldaia che sono i principali responsabili di un riscaldamento insufficiente e di una scarsa fuoriuscita dell'acqua. Succede, quindi, che i termosifoni non raggiungono mai la giusta temperatura e risultano sempre tiepidi, non garantendo il giusto calore, e in bagno o in cucina l'acqua calda sanitaria non è disponibile. Va da sé che quando si verificano questi inconvenienti, la caldaia vi sta segnalando un suo non corretto funzionamento e bisogna immediatamente correre ai ripari. Per questo, qui di seguito, vi daremo indicazioni e consigli su come aumentare la pressione della caldaia e su come riuscire a monitorarla, per evitare di dover ricorrere in tutta fretta all'installazione di una nuova caldaia ed evitare sprechi di energia.
Cosa fare se c'è un malfunzionamento
La caldaia a gas è dotata di un pressometro che si trova sulla sua facciata: può sembrare un vero e proprio orologio dotato di una lancetta che indica i Bar con i valori numerici o, nelle caldaie più moderne è un display digitale. Tra le nozioni base da cui non potete prescindere per sapere se la vostra caldaia sta funzionando male e presenta quindi qualche anomalia, è importante ricordare che l'impianto funziona regolarmente quando i Bar sono compresi tra 0,8 e 1,5. Se il pressometro (o manometro) indica un valore inferiore, è evidente che la caldaia sta funzionando male e che presto potrà andare in blocco. Se, invece, i valori verranno superati, la caldaia continuerà a funzionare ma molto probabilmente la valvola di sicurezza comincerà a perdere acqua.
I motivi
I motivi per cui la caldaia perde pressione e provoca quindi un ridotto flusso dell'acqua calda e un riscaldamento basso, inadeguato e inefficiente, sono diversi. Prima di affrontare il problema e controllare la caldaia o chiamare un tecnico specializzato che lo faccia per voi, oltre ai regolari controlli che dovrebbero avvenire ogni due anni, dovete controllare i rubinetti di tutta la casa per valutare se il problema è circoscritto o imputabile proprio alla caldaia. Parliamo subito del problema della pulizia della caldaia e delle tanto temute incrostazioni di calcare che si depositano sulle tubature attraverso le quali scorre l'acqua calda. Questo può accadere se sulla caldaia non viene fatto un regolare intervento di manutenzione a carico di un tecnico per avere un'assistenza specializzata. Il calcare presente nei tubi può impedire all'acqua di scorrere tranquillamente compromettendo il flusso di uscita dal rubinetto. Questo vuol dire che è arrivato il momento di sostituire tutti i tubi utilizzando quelli in PVC o in rame che sono di qualità superiore rispetto a quelli in ferro.
Se i problemi maggiori si riferiscono ai termosifoni, all'origine potrebbe esserci la presenza dell'aria. In questo caso, potrete semplicemente aprire le valvole di scarico di ogni singolo radiatore, partendo da quello che si trova fisicamente più distante della caldaia. L'apertura delle valvole dovrà avvenire molto lentamente. Noterete la fuoriuscita di un flusso d'aria, seguito dall'acqua e poi da acqua e vapore insieme che provocheranno leggeri spruzzi. Solo nel momento in cui, con le valvole aperte, uscirà solo l'acqua, potrete richiuderle e passare al radiatore successivo.
La caldaia è dotata di una valvola a tre vie che potrebbe essere tra le cause del problema. A questo proposito, è sempre bene effettuare un controllo regolare per evitare a monte questo malfunzionamento. La soluzione può essere la riparazione della valvola, quando possibile, o la sua sostituzione.
Se notate che la caldaia perde acqua da circuito idraulico interno, contattate immediatamente il tecnico, potrebbe essere quello il problema alla base della pressione bassa. Un metodo veloce attraverso cui fare una verifica e accertarvi che ci siano perdite che potrebbero aver provocato una riduzione della pressione e il conseguente mal funzionamento dell'impianto generale di riscaldamento e dell'erogazione di acqua sanitaria che è troppo a lungo fredda, è controllare il contatore, anche senza l'aiuto di un tecnico: se questo è in continuo movimento, è molto probabile che vi sia una perdita che va subito ricercata, individuata e sanata.
La pressione idrica può anche venire compromessa anche dal malfunzionamento del vaso di espansione che assorbe i picchi di pressione e che, se rotto, lavora meno e produce scompensi della pressione idrica, inficiando il lavoro della caldaia.
Inoltre, se la pressione della caldaia resta tropo bassa, rischia di rovinare il dispositivo e rende necessario un immediato cambio di alcuni accessori per poter soddisfare il fabbisogno energetico della casa.
Tuttavia, i problemi si possono verificare anche se la pressione della caldaia è troppo alta, cosa che implica un eccesso di acqua nel circuito idraulico e nell'impianto, In questo caso, sarò sufficiente aprire la valvola di sfogo che di solito si trova sulla parte inferiore della caldaia. Si tratta di un piccolo manubrio sul quale è indicato il senso del verso in cui girarla per la regolazione, l'operazione da compiere sarà pertanto molto semplice.
Ricordate che il buon funzionamento della caldaia richiede interventi regolari di manutenzione per far sì che l'intero sistema di riscaldamento e di erogazione dell'acqua calda sanitaria vi assicuri comfort e risparmio. Gli interventi di manutenzione, sono pertanto fondamentali per evitare di dover risolvere un improvviso problema all'ultimo momento, magari quando fa molto freddo e si ha bisogno che l'impianto di riscaldamento e l'acqua calda sanitaria funzionino perfettamente. Inoltre, procedere a controlli regolari, assicura anche un notevole risparmio, perché la sostituzione urgente di alcuno accessori o componenti potrebbe comportare spese ancora maggiori dell'intervento del tecnico specializzato. Intervenire con controlli periodici è dunque il modo più indicato per migliorare la funzionalità della caldaia.