Come costruire una casa a basso impatto ambientale

Ariston Italia | Aggiornato il: 23 novembre 2021

Il settore residenziale è una delle principali fonti di inquinamento, responsabile secondo l’Ispra del 64% delle emissioni di PM2.5, del 19,5% dei gas serra rilasciati nell’atmosfera e del 13% degli ossidi di azoto (NOx).

È evidente la necessità di costruire case a basso impatto ambientale, abitazioni in grado di minimizzare il consumo energetico sfruttando soprattutto le fonti rinnovabili, garantire un elevato isolamento termoacustico e un benessere adeguato anche per gli inquilini.



Gli obiettivi da considerare per una casa ecosostenibile


Realizzare un edificio ecosostenibile significa creare uno spazio abitativo in base a una serie requisiti, considerando alcune caratteristiche fondamentali per la costruzione dell’unità residenziale. Secondo le direttive europee sull’edilizia sostenibile, è indispensabile tenere conto di alcuni elementi principali tra cui:

  • efficienza energetica;
  • prestazioni dei materiali da costruzione;
  • manutenzione dell’edificio;
  • inquinamento atmosferico attivo e passivo;
  • integrazione con le soluzioni di mobilità green;
  • tecnologie intelligenti di monitoraggio e gestione.


Dalle rilevazioni delle banche dati UE, oggi appena il 25% degli edifici può essere considerato a basso impatto ambientale, mentre il 75% delle abitazioni è energeticamente inefficiente. Per questo motivo è necessario progettare case ecologiche, affinché le nuove costruzioni edilizie possano garantire elevati standard di sostenibilità, supportando i benefici ottenuti attraverso le ristrutturazioni degli immobili già esistenti.

In particolare, è essenziale creare abitazioni autosufficienti dal punto di vista energetico, capaci di produrre o ridurre l’energia di cui hanno bisogno, utilizzando tecniche costruttive innovative e curando l’efficienza energetica all’interno dell’edificio. Inoltre, bisogna prevedere una manutenzione semplice della casa, con una predisposizione della struttura all’adeguamento dettato dall’evoluzione tecnologica.

Una casa a basso impatto ambientale deve essere dotata di soluzioni integrate per la mobilità green, ad esempio con punti di ricarica per i veicoli elettrici a zero emissioni. Non meno importante è l’uso di materiali certificati ed ecologici, per assicurare il rispetto dell’ecosistema marino e terrestre ma anche la qualità dell’aria indoor, utilizzando tecnologie moderne per la gestione degli impianti e l’ottimizzazione dei consumi.



Gli aspetti da valutare nella scelta dei materiali da costruzione


Uno degli aspetti principali nella costruzione di un’abitazione ecosostenibile è la scelta di materiali naturali, ricavati senza danneggiare l’ambiente e sicuri per gli inquilini dell’immobile. Si tratta ad esempio di legni certificati provenienti da filiere controllate, materiali isolanti ecologici adoperati dall’architettura sostenibile e dalla bioarchitettura come le fibre di canapa, di cocco o il sughero, fino ai composti come il calcestruzzo riciclato e il cemento ecologico, il vetro e l’argilla naturale.

I materiali adoperati devono garantire prestazioni termiche adatte al tipo di edificio e alle condizioni climatiche della località geografiche, per ridurre al minimo il consumo energetico necessario sia al riscaldamento che al raffrescamento. Per la sicurezza sanitaria è fondamentale utilizzare anche rivestimenti e sostanze atossiche, decorando la casa in modo ecologico ma anche sicuro per la salute, diminuendo l’uso di prodotti chimici e favorendo una pulizia semplice e naturale degli spazi interni.



La produzione energetica di un’abitazione ecosostenibile


Realizzare una casa sostenibile significa dotare l’edificio di soluzioni efficienti per l’autoproduzione di energia elettrica, ad esempio installando un impianto fotovoltaico sul tetto per ottenere energia pulita, un sistema solare termico per la fornitura di acqua calda sanitaria a zero emissioni, oppure una pompa di calore per il riscaldamento domestico. L’uso delle fonti rinnovabili è essenziale per ridurre l’inquinamento atmosferico, con la possibilità di consumare l’energia prodotta e cedere quella in eccesso alla rete pubblica o ai vicini.

Ovviamente è indispensabile prevedere dei sistemi di accumulo, installando delle batterie ad alta capacità per immagazzinare l’energia in eccesso. In questo modo si possono ridurre gli sprechi energetici, conservando la produzione in surplus per utilizzarla in un secondo momento (di notte o nelle giornate a basso irraggiamento solare). Inoltre, è necessario tenere conto di tutte le opzioni a disposizione, ad esempio è possibile diversificare le fonti energetiche integrando il solare fotovoltaico con dei mini-impianti eolici.


Le soluzioni di efficienza energetica per una casa a basso impatto ambientale


Oltre a generare sul posto l’energia di cui si ha bisogno, una casa a basso impatto ambientale deve garantire la massima efficienza energetica. Questo obiettivo richiede un approccio a 360 gradi, progettando ogni aspetto dell’abitazione in modo accurato. Innanzitutto, l’immobile deve possedere un buon livello di isolamento termico, per diminuire l’energia richiesta per il raffrescamento estivo e il riscaldamento invernale, realizzando interventi di coibentazione e adottando soluzioni come il cappotto termico.

Allo stesso tempo è possibile inserire delle schermature solari, intervenendo sulle superfici vetrate per abbattere i costi energetici, aumentare il comfort abitativo e usufruire di una migliore luminosità ambientale. Da non sottovalutare è anche l’isolamento acustico, per proteggere la casa dai rumori esterni attraverso l’implementazione di materiali fonoisolanti e fonoassorbenti. L’efficienza energetica richiede anche un uso considerevole della luce naturale, da completare con opzioni ecologiche come impianti di illuminazione a LED e luci esterne solari.


Case ecosostenibili: l’importanza della domotica residenziale


Le nuove tecnologiche permettono di gestire in modo ottimale i consumi energetici in casa, evitando che nel corso degli anni la casa costruita in modo ecologico perda parte della sua capacità di funzionare con un impatto ambientale minimo. La domotica residenziale consente di migliorare il benessere degli inquilini e dell’ecosistema naturale, rendendo intelligenti impianti, elettrodomestici e dispositivi affinché possano funzionare in maniera efficiente in base alle esigenze del momento.

La smart home non richiede necessariamente un livello elevato di automazione, infatti basta prevedere dei semplici sistemi di gestione e controllo dell’energia per ottenere benefici notevoli. Ad esempio, con le moderne tecnologie di termoregolazione è possibile ridurre i consumi energetici in casa, ottimizzando il funzionamento del riscaldamento e del climatizzatore tramite termostati modulanti o collegamento a sonde di temperatura esterne che consentono di ridurre al minimo il funzionamento dell’impianto. Lo stesso vale per prese elettriche smart, elettrodomestici connessi e contatori intelligenti per il monitoraggio dei consumi a ciclo continuo anche da remoto.