Come funziona il Conto Termico per imprese e aziende
Con il Superbonus e l’Ecobonus vengono offerte generose agevolazioni, per migliorare l’efficienza energetica degli immobili ricevendo un sostegno economico importante. Per le imprese e la PA, inoltre, gli incentivi sono interessanti perché legati al Conto Termico, un meccanismo che consente di ottenere un rimborso fino al 65%, coprendo interventi di efficientamento degli edifici e l’installazione di piccoli impianti green basati sull’utilizzo delle fonti rinnovabili.
Si tratta di un’opportunità considerevole, per tagliare le emissioni di gas serra e ridurre i costi energetici, usufruendo di un beneficio economico elevato nel lungo termine e di un ritorno d’immagine rilevante per il proprio business. Tuttavia, è indispensabile capire come funziona il Conto Termico per imprese e aziende, considerando che nel 2019 non sono state sfruttate tutte le risorse disponibili, quindi esistono ampi margini per migliorare le prestazioni energetiche degli immobili aziendali o degli enti pubblici.
Cos’è il Conto Termico per aziende e imprese?
Il Conto Termico è un sistema di incentivi per le fonti di energia pulita e l’incremento dell’efficienza degli edifici, coordinato direttamente dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici. Le agevolazioni sono rivolte ai titolari di reddito d’impresa o reddito agrario, alle amministrazioni pubbliche, alle cooperative di abitanti e alle cooperative sociali, oltre ovviamente alle persone fisiche e ai condomini.
Gli incentivi del Conto Termico possono andare dal 40 al 65% della spesa sostenuta, in base al massimale previsto per ogni tipo di intervento, tenendo conto anche della zona climatica in cui si trova l’edificio e delle specifiche tecniche dell’impianto. Rispetto ad altre misure, è possibile ricevere il rimborso dal GSE in modo piuttosto agevole e la rata di acconto è erogata entro 60 giorni dalla comunicazione dell’avvio dei lavori, previa sottoscrizione della scheda-contratto.
I requisiti di accesso al Conto Termico e gli interventi ammissibili
Il Conto Termico per le aziende permette di beneficiare di incentivi per la sostituzione di impianti termici preesistenti, installando al loro posto un sistema più efficiente alimentato con fonti rinnovabili.
I principali interventi del Conto Termico per le imprese sono:
- interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti (art. 4, comma 1);
- interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi di alta efficienza in edifici esistenti (art. 4, comma 2).
Questi interventi consentono di ottenere un incentivo fino al 65%, a seconda delle caratteristiche tecniche dell’impianto. Per ricevere il rimborso bisogna registrarsi sul sito del GSE, accedere all’interno della sezione Portaltermico, compilare la richiesta e inviare la domanda in modalità telematica per la richiesta degli incentivi. Il limite massimo è di 60 giorni dal termine dei lavori, ad ogni modo non oltre 90 giorni dall’ultimo pagamento effettuato, mentre il pagamento è unico fino a 5 mila euro altrimenti in rate annuali da 2 a 5 anni.
La differenza tra Conto Termico e Ecobonus
Non bisogna fare confusione tra Ecobonus e Conto Termico, infatti sono due sistemi incentivanti completamente diversi tra loro. Entrambi hanno l’obiettivo di supportare la transizione energetica e la riduzione delle emissioni inquinanti, tuttavia l’Ecobonus funziona tramite il sistema delle detrazioni, eventualmente convertibili in sconto in fattura o credito d’imposta, inoltre lo sgravio fiscale può arrivare fino al 110% con il Superbonus e non sono ammessi i titolari di reddito di impresa, salvo alcune poche eccezioni.
Il Conto Termico, invece, prevede un rimborso diretto erogato dal GSE senza detrazioni fiscali, mentre l’importo detraibile può raggiungere il 65% della spesa sostenuta. Con l’Ecobonus bisogna inviare la documentazione all’Enea, per poi richiedere lo sgravio fiscale nel modello 730 attraverso l’Agenzia delle Entrate, al contrario per il Conto Termico il riferimento tecnico e amministrativo è sempre il GSE.
Ecobonus o Conto Termico: quale incentivo conviene?
Le detrazioni fiscali miste Conto Termico ed Ecobonus non sono consentite, quindi non è possibile cumulare i due incentivi per gli stessi interventi. Naturalmente, nulla vieta di beneficiare delle agevolazioni per lavori diversi, ad esempio realizzando un’opera di riqualificazione energetica con cappotto termico coperta dall’Ecobonus con Superbonus 110%, per poi sostituire l’impianto di climatizzazione invernale con una pompa di calore tramite il Conto Termico.
Per capire quale incentivo conviene per la propria azienda, è importante rivolgersi a professionisti esperti per ottenere una valutazione tecnica, al fine di avere uno studio di fattibilità dettagliato e prendere una decisione consapevole. Gli investimenti nell’efficientamento energetico e nelle energie rinnovabili sono oggetto, e lo saranno ancora di più con il Next Generation EU, di numerose ed elevate agevolazioni al giorno d’oggi, ad ogni modo è essenziale pianificare gli interventi in modo ottimale per ottenere il maggior beneficio economico possibile.
ATTENZIONE:
La presente informativa contiene solo indicazioni orientative relative alle detrazioni fiscali 110%/65%/50%, e potrebbe subire modifiche o variazioni.
Si rinvia alle disposizioni ufficiali di legge e dell’Agenzia delle Entrate che disciplinano la materia delle detrazioni fiscali 110%/65%/50%, per quanto concerne
termini e condizioni del riconoscimento delle agevolazioni in questione, rif. https://www.agenziaentrate.gov.it.
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